La cometa periodica Giacobini Zinner (21P) venne scoperta da Michel Giacobini (dall'Osservatorio di Nizza) nella costellazione dell'Aquario, il 20 dicembre 1900. Fu recuperata nel secondo passaggio successivo da Ernst Zinner (dall'Osservatorio di Bamberga) il 23 ottobre 1913.
L'orbita seguita dalla cometa presenta delle caratteristiche tali da renderla oggetto di fenomeni piuttosto interessanti.
L'afelio, infatti, si trova in prossimità dell'orbita di Giove con un periodo orbitale che è circa la metà di quello gioviano. Ciò conduce ad incontri ravvicinati tra la cometa ed il gigante gassoso ogni due orbite circa. Durante questi incontri, Giove perturba l'orbita della cometa, variando, solitamente, la distanza perielica.
Inoltre, il perielio ed il nodo discendente (uno dei due punti nei quali l'orbita della cometa interseca il piano dell'Eclittica) sono in prossimità dell'orbita della Terra. Di conseguenza, la Terra si trova ad incontrare ogni anno parte della nube di materiale emesso dalla cometa in prossimità del suo perielio. Ciò è origine dello sciame meteorico delle Giacobinidi (conosciute anche come Draconidi).
Nel suo passaggio del 2018, la cometa Giacobini Zinner transita al perielio il 10 settembre, quando sarà perfettamente visibile dal nostro emisfero per tutta la notte. Durante l'ultima parte di agosto ed il mese di settembre transiterà nelle costellazioni del Perseo, dell'Auriga, dei Gemelli e dell'Unicorno, attraversando tutta la fascia della Via Lattea invernale. Una ghiotta occasione per riprendere immagini della cometa con piccoli telescopi o teleobiettivi, dato che la sua luminosità si attesterà per tutto il periodo attorno alla 7^ magnitudine e forse anche oltre, divenendo un interessante target per l'osservazione binoculare.
La cometa 21P Giacobini Zinner ripresa il 3 settembre 2018 da Alessandro Dimai.
Effemeridi della cometa e visibilità in cielo