E' il tipico esempio di nebulosa diffusa di gas e polveri del cielo invernale. La si rintraccia facilmente nel bel mezzo della costellazione di Orione, appena al di sotto delle tre stelle che contraddistinguono la ''Cintura'', lungo la cosiddetta ''Spada'', di cui è la componente mediana. Risulta facilmente visibile anche ad occhio nudo, dato che la sua magnitudine integrata è pari a quella di una stella di 3^ grandezza. Fu inserita dall'astronomo francese del XVIII secolo, Charles Messier, al numero 42 del suo famoso catalogo.
La distanza stimata è pari a circa 1.300 anni luce; M42 è perciò il più vicino oggetto di questo tipo al Sole. Le sue dimensioni angolari sono pari a circa 1 grado quadrato, mentre nella realtà la Grande Nebulosa di Orione ha una estensione superiore ai 20 anni luce.
Al suo interno si stanno formando una grande quantità di nuove stelle. Proprio al centro della nebulosa splende un notevolissimo sistema quadruplo di giovani e luminose stelle di tipo O-B, popolarmente conosciuto come il ''Trapezio di Orione''. Alla parte nord della nebulosa, Charles Messier assegnò un numero autonomo all'interno del suo catalogo, il 43. Questa parte di nebulosa è parzialmente segnata da prominenti nebulosità oscure di polveri, che si frappongono alla linea di vista. Al telescopio, M42 e M43 sono tra gli oggetti più belli in assoluto da mostrare al pubblico.
Messier 42 e 43 in alta risoluzione
La Nebulosa di Orione ripresa al telescopio Ullrich del Col Drusciè (foto Alessandra Masi)