Esistono davvero i mari sulla Luna? Si, ma non come li intendiamo noi sulla Terra. Non sono certo mari pieni d'acqua, in quanto l'acqua allo stato liquido, sulla Luna, non può esistere (assenza di atmosfera e, quindi, temperature estreme: da +125 a -100 istantaneamente dal giorno alla notte).
Ma allora, di che mari stiamo parlando?
In realtà il nome "mare" è stato attribuito sin dall'antichità alle chiazze scure che si potevano scorgere ad occhio nudo sulla superficie selenica, per distinguerle da quelle chiare che invece vennero definite "altopiani".
Allora si riteneva che la Luna fosse un mondo del tutto simile alla Terra, con acqua abbondante (confinata appunto nei "mari" scuri) e una gran varietà di forme di vita che brulicava sugli altipiani. Con l'avvento dei primi telescopi, nel '600, si comprese che forse la Luna era un po' differente dalla Terra, ma fu solo con l'avvento dei grandi telescopi nel '900 e con le missioni spaziali che fu definitivamente accantonata l'idea che sulla Luna vi fossero mari di acqua liquida.
Si comprese che le chiazze scure erano in realtà pianure di basalto solidificato, che aveva ricoperto enormi crateri provocati da impatti di grandi asteroidi nel passato remoto della Luna.
Oltre ai principali mari, che sono 9 (il più famoso è quello della "tranquillità", dove avvenne lo sbarco del primo Apollo, nel 1969), sulla Luna c'è anche un "oceano", il Procellarum (delle tempeste), che, per la sua vasta estensione (oltre 2 milioni di km. quadrati), è la più grande struttura visibile sul nostro satellite naturale.
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