Si tratta di un gruppo compatto di galassie, situato all'interno della costellazione del Pegaso, ben visibile in queste sere autunnali. Il Quintetto fu scoperto dall'astronomo francese Édouard Stephan nel 1877 dall'Osservatorio di Marsiglia. Visualmente appare come un insieme di macchiette lattiginose, appena percettibili all'osservazione con telescopi di medie dimensioni. Sono necessarie, infatti, aperture superiori ai 20 cm di diametro per individuare il gruppetto di galassie, situato poco a nord della stella Matar (Eta Pegasi) e meno di un grado a sud-ovest della ben più grande galassia NGC7331. Fotograficamente i cinque componenti del gruppo mostrano le delicate forme spirali intrecciate reciprocamente, soprattutto nei tre componenti più a nord (NGC7318a, 7318b, 7319).
La particolarità (e la stranezza) che caratterizza e rende famoso il Quintetto di Stephan è che, sebbene le evidenze di connessione tra i 5 membri siano molte, non tutte queste galassie si troverebbero realmente vicine fra loro: infatti NGC 7320 (il membro più a sud) mostra una velocità di recessione pari ad 1/10 di quella degli altri componenti (780 km/s contro 6.600 km/s). La distanza che ne risulta la porrebbe quindi a soli 32 milioni di a.l. di distanza, contro gli oltre 300 mln a.l. degli altri componenti.
Il Quintetto di Stephan in Wikipedia
Il Quintetto di Stephan (telescope Maioni - Col Drusciè Observatoy)