Chi non avrà mai notato, nel corso dell'autunno, sorgere verso nord-est nelle prime ore della notte, quello strano agglomerato di stelle che a prima vista può essere scambiato per un ''piccolo carro''. E' certamente un oggetto che non passa inosservato. Si tratta delle famosissime Plejadi, popolarmente noto come ''le sette sorelle'': un ammasso di giovani stelle situato all'estremità occidentale della costellazione del Toro. I suoi componenti visibili ad occhio nudo sono tutte stelle bianco azzurre di massa superiore al Sole. Solitamente questo ammasso viene utilizzato come indicatore dell'acutezza visiva di una persona. Se, sotto un cielo mediamente scuro e senza Luna, si riescono a contare almeno 6 stelle ad occhio nudo, la vista è buona; ottima se il numero di stelle percepite è di 7 o più (fino a 10).
Inserito da Charles Messier nel suo famoso catalogo, con il numero 45, quest'ammasso è tra i più vicini alla Terra; le più recenti stime lo danno a circa 440 anni luce di distanza dal nostro Sole, un'inezia rispetto alle dimensioni della nostra Galassia (oltre 100 mila a.l. di diametro). La maggior parte delle stelle dell'ammasso (qualche centinaio) sono visibili solamente mediante l'utilizzo di strumenti ottici o fotografici. Con una lunga esposizione appare chiaramente visibile anche la nebulosità azzurrognola che avvolge l'intero ammasso, segno inequivocabile della sua recente formazione. Si stima infatti che le Plejadi non siano più vecchie di circa 100 milioni di anni.

Le Plejadi (Messier 45) riprese all'Osservatorio del Col Drusciè (astrografo 8" f/3)